Testimonials

  • “Henghel era la musica incarnata: a cominciare dal primo contatto con uno strumento, fin da piccolo, passando per i suoi studi all’Istituto Musicale “Achille Peri”, fino allo sbocciare della sua carriera professionale “è stato la musica”. “Cantava” e faceva scintille con il clarinetto ed il suo modo di cantare su un registro acuto, che non trova paragoni nel mondo del jazz (il suo “glissato” ed il suo “legato” ancora oggi non trovano eguali), ne ha fatto il numero uno e l’icona del clarinetto. Aveva a cuore l’insegnamento della musica ai giovani (Conservatorio di Modena, di Milano e di Cattolica, stage alla Sorbona di Parigi) a cui voleva trasmettere la sua convinzione sull’improvvisazione musicale, quale mezzo assoluto per esprimere la propria creatività.. In qualunque posto del mondo si trovasse mio fratello, con la musica, riusciva a farsi intendere e a farsi apprezzare.
    Giancarlo Gualdi
  • “Mio fratello, nonostante la sua residenza prima a Reggio Emilia e poi a Bologna, i molti viaggi per lavoro e i numerosi riconoscimenti ricevuti, è sempre rimasto legato al suo paese natale dove ha trascorso i primi 20 anni della sua vita e dove spesso tornava per ritemprarsi e incontrare gli amici. Dunque come famiglia ci è sembrato da una parte doveroso, dall’altra naturale, restituire alla comunità sammartinese quanto nella vita egli aveva prodotto, forse anche grazie a quanto Henghel aveva ricevuto dal suo territorio. La nascita poi dell’Associazione Henghel Gualdi, costituita da un gruppo di musicisti ed amici, e la collaborazione con l’Amministrazione comunale, hanno dato maggior impulso a questo progetto dell’Archivio aperto per Henghel Gualdi ospitato in una prestigiosa sala della Biblioteca al Piano Nobile della Rocca estense, di sicuro interesse per studiosi e musicologi”.
    Giancarlo Gualdi